Morgatta. Avventure di una Visual Fashion Designer decisamente pop


I Hate Fashion. "I HATE - If you hate, you love it". Chi non ama e odia la sua più grande passione? il suo mestiere o la "propria" arte?! 

Creativa, frizzante, diplomata in Fashion Design spazia a 360° il mondo della moda,    <Curiosa e irrequieta>  si auto-definisce Marina Savarese a.k.a "Morgatta", Visual Fashion Designer, classe 1980, nata a Vico Equense (NA), cresciuta in quel di Livorno, residente a Firenze da ormai 12 anni.
"I HATE BANANAS" è il nome del suo Blog, e “I HATE” è il letimotiv che accompagna i suoi progetti creativi, l'ultimo dei quali comprende un'intera crew che si muove con questo “spirito”. <Odio e Amore sono entrambi sentimenti forti che vanno spesso a braccetto. Io e la moda abbiamo un rapporto molto conflittuale, - spiega con sincerità Marina - come una storia d’amore: all’inizio era tutto meraviglioso, tutto nuovo, tutto come l’avevo immaginato; poi l’ho conosciuta meglio, ci ho convissuto, ci ho litigato, il sentimento è scemato, c’è stata una separazione, e poi un riavvicinamento>.
Amore per lo sviluppo di progetti, per l'aspetto creativo che in breve tempo vede realizzarsi una propria idea in qualcosa di tangibile, il fascino della comunicazione e gli eventi della moda. Odio per il fashion system, per chi si prende troppo sul serio, chi pensa solo ai numeri, chi sfrutta giovani creativi, chi produce senza un minimo di senso etico, chi si sente "figo" solo perchè fa parte di quest'ambiente, <diciamo la verità, la moda è meravigliosamente effimera. E come tale va presa>.
Odiato, amato, effimero e irresistibile il mondo della moda è un'ambizione lavorativa di molti giovani: le parole fashion, design, merchandising, diversi settori, diversi aspetti dell'approccio alla moda ma in realtà un Visual Fashion Designer come Morgatta, cosa fa?
<Che faccio? La mattina mi alzo e vado a lezione (lavoro al Polimoda come docente di Visual Merchandising, Ricerca Tendenze, Pop Up Store Retail);  torno a casa, rispondo alle mail, disegno, a volte per le aziende a cui faccio consulenza, altre volte per me (la mia collezione Pygiama&Superstar), seguo i miei progetti sul web (il mio blog, quello della collezione, quello del mio evento hip hop Female Jam) e quelli dei Temporary Store che ogni tanto apro-e-chiudo; nel tardo pomeriggio/sera insegno danza (hip hop) a bambini/adulti da ormai 10 anni. La sera, quando non do’ una mano al locale di un amico, torno a casa e continuo nelle mie ricerche e nei miei progetti>.
Essere "Multitasking" diventa un'esigenza sempre più radicata nella nostra società, se si vuole perseguire il proprio sogno, che diventa poi un obiettivo reale con cui fare i conti quotidianamente: <Certe giornate sono una corsa continua. Ma è così, un compromesso con me stessa per non scendere a compromessi con altri, lavorando dietro alla scrivania di una grande azienda. Preferisco muovermi, stare ferma non mi riesce. Fare progetti mi tiene viva...>.
Contaminare le proprie passioni con il proprio mestiere, a volte è possibile. 
Per un creativo le ispirazioni provengono da mondi diversi tra loro, da suggestioni raccolte nel proprio percorso personale.


L'innamoramento per la danza e la cultura hip-hop è stato per Morgatta un'ispirazione importante nella sua coloratissima e morbidissima linea "Pygiama&Superstar" che già dal nome suggerisce il concept: <comodo come un pigiama per essere figa come una star> tutto rigorosamente Made in Italy (sul serio!).
<La mia primaria ispirazione è stato il mondo dell'hip hop a cui sono devota da una vita e di cui sono profondamente innamorata: danza, musica, colori, materiali, forme. Ti dirò di più, il nome Pygiama&Superstar era nato molto tempo prima come nome di una possibile serata hip hop. Ovviamente la collezione è stata poi reinterpretata con dei capi non solo pensati per la danza, ma per tutti i giorni. Tagli e forme che possono essere sportive ed eleganti allo stesso tempo>.
La danza non si ferma ad essere ispirazione, ma è una condizione "necessaria" che Morgatta porta sempre con sè: <La moda necessita di performance: basta pensare alle sfilate...La mia prima (cioè seconda, dopo quella del diploma) è stata a Londra nel 2003 e mi ricordo di aver chiesto ai modelli di “ballare” e non di fare la classica sfilata...>.
Creare per gli altri è un po'come donarsi, un gioco di colori e abbinamenti.
<mi attacco molto alle mie creazioni, ma nello stesso tempo adoro vederle reinterpretate da chi le indossa. Io le metto (e le penso) in un modo, mentre gli altri fanno completamente altri accostamenti. E' divertente. E' quello che rende il gioco della moda interessante. Altrimenti sarebbero tutte copie (spesso brutte) degli outfit creati dagli stilisti (come succede molte volte). Mi piace vestire un po' tutti, prediligo le donne, ma anche gli uomini. Mi piacerebbe un sacco fare cose per show, anche un po’ pazzi tipo quelli delle Drag Queen o vestire personaggi assurdi alla Lady Gaga o Nicky Minaj...insomma, gente sobria, come me!>.

Seguite le fashion-avventure di Morgatta nei suoi progetti web:

Curiosate nel blog di Morgatta I HATE BANANAS
Oppure:
www.morgatta.com 

Buona creatività a tutti. Stay tuned!

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